LA PAROLA AL PROFESSOR GINESI Che Facebook si ostina a censurare…
Pubblicato · AggiornatoI DELIRI DI JACOPO FO
Ha scritto Jacopo Fo: “Cristoforo Colombo, un italiano, era un assassino, torturatore, schiavista e bisogna rompere questa italica censura sulla verità dei fatti e insegnare ai ragazzini che di Colombo c’è da vergognarsi che fosse italiano, tale e quale a Totò Riina”. Signor Fo, ma Lei che cosa beve di solito?
Capisco che queste cose le dirà per restare fedele alla tradizione di famiglia: già suo padre, Dario Fo, il Premio Nobel , nel 1963 aveva scritto una commedia dal titolo “Isabella, tre caravelle e un cacciaballe” dove apostrofava Cristoforo Colombo come ladro, assassino, mentitore, schiavista”. Ma lei di metodologie storiografiche ne sa qualche cosa? Ha mai sentito parlare dell’ermeneutica? Sa che nel valutare i fatti storici (del passato, cioé) occorre agire su due dimensioni, quella ermeneutica, appunto, ovverosia interpretativa, che fa della contemporaneità la chiave di lettura degli eventi trascorsi, ma, al tempo stesso, che bisogna sempre “storicizzare” il passato, cioè ricondurlo al proprio tempo, allorché le categorie e le sensibilità socio-culturali ed etiche erano altre da quelle di oggi? E che le due funzioni non vanno utilizzate disgiunte, l’una prima dell’altra, ma intimamente connesse?
E che ne direbbe se di suo padre, che poi è diventato una icona sacra della sinistra più alternativa e antifascista, si ricordasse che aveva aderito volontario alla fascistissima repubblica Sociale Italiana, inquadrato nel Battaglione Azzurro di Tradate responsabile, tra l’altro, di diversi rastrellamenti di partigiani, senza, magari tener conto delle circostanze in cui ciò avvenne. Useremmo lo stesso suo criterio scriteriato di giudicare gli eventi della storia.
LE ELEZIONI AUSTRIACHE.
Il Partito FPO (Partito della libertà), guidato da Heinz-Christian Strache, formazione di estrema destra ai limiti del neo-nazismo, è arrivato terzo alle elezioni austriache conquistando il 26%dei viti. Adolf Hitler era austriaco, nato a Braunau am Inn. Una rilettura alla filosofia di Giambattista Vico e magari, una riflessione, sulla natura del pensiero Orientale e dell’Ouroboros, ossia del l’eterno ritorno, vogliamo farla. Ed inoltre ci vogliamo chiedere di chi è la responsabilità (o il merito, dipende dai punti di vista) ?
TRUMP DENUNCIATO DA UNA DONNA PER PRESUNTE MOLESTIE.
Adesso tocca a lui, al ciuffo rosso sulla fronte a cui, pare certissimo (e lo ha dimostrato con i fatti, le donne piacciono e non poco, ma non è il solo). E’ uscita fuori una signora o signorina che dice, nel passato, di essere stata molestata da Trump. Possibile, per carità di Dio. Ma perché se ne ricordano sempre tutte con tanto ritardo ?
E’ verissimo che l’evoluzione sociale, culturale, etica è proceduta, da sempre in direzione machista, è vero che la donna, tra i due generi, è il soggetto più debole, ma mi viene una curiosità: di donne molestatrici non ne esiste neanche una?
Come già molti di voi sanno, sono stato censurato, due volte in una ventina di giorni, dalla democratica rete. I miei post non sono graditi al Palazzo (o sarebbe meglio dire ai Palazzi ?). Avrei voluto trasmettervi, alcune mie considerazioni sulla questione dello “Ius soli” (non di pancia ma di testa), sull’uso distorto di certe notizie pescate da Fb non si sa dove e gabellate per vere, una storiaccia che ha riguardato l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno (della quale, chissà perché nessuno parla) oltre ai fatti contingenti e di attualità.
IL BAVAGLIO DI FACEBOOK
Non mi consentono di contattare i gruppi (ne ho parecchi che seguono quel che vado pensando e scrivendo). Trasmetto, quindi, come posso lasciando a chi è interessato di diffondere, moltiplicando come può ,come sa fare e come crede, se lo crede opportuno, questo mio messaggio e gli altri che ancora, in attesa che terminino gli “arresti domiciliari” informatici in cui mi hanno regalato (quindici giorni; venti giorni fa: una settimana. La prossima volta? Forse definitivamente, carcere a vita, manco fossi Cesare Battisti, non l’eroe dell’irredentismo italiano, ma l’assassino delle Brigate Rosse arciprotetto non si sa da chi ma che si può immaginare. Scriverò quel che posso e come posso.
Intanto, forse utilizzerò, meglio il mio tempo aderendo ad una intelligente iniziativa della Casa Editrice Sarnus (Collana “Diari e memorie” dal titolo “Nonno raccontami. Il libro bianco delle memoria” ). Trattasi di un “quaderno”, il “Quaderno di nonno Armando” per il mio adorato nipotino Glauco, pre-piangendo per il futuro che attende la sua generazione e come augurio perché conservi sempre la memoria, in un Paese (in un mondo) che è diventato smemorato. Per quali ragioni ? Discorso lungo.
Armando Ginesi